
Sportello d’ascolto e di primo aiuto

Lo sportello d’ascolto e primo aiuto è uno sportello AIEF gratuito dedicato all’accoglienza, all’ascolto e all’orientamento per le famiglie, anche grazie al contributo della Fondazione AIEF. Un punto di riferimento per le famiglie, uno sportello a cui rivolgersi per essere aiutati, sostenuti e tutelati. Operativo grazie ai nostri volontari, formati ed affiancati dai qualificati professionisti AIEF, lo sportello ha l’obiettivo di svolgere un ruolo di primo aiuto e ascolto per orientare le famiglie che versano in situazioni critiche verso strade migliori e verso le figure più idonee a cui potersi rivolgere. I volontari ed i professionisti AIEF accompagnano le famiglie in questo percorso attraverso un supporto pratico e mirato, mantenendo sempre uno sguardo dedicato alla salvaguardia dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza anche grazie al protocollo d’intesa tra l’Associazione AIEF e l’Autorità Garante per i diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza della Regione Piemonte
Le domande più frequenti del Vademecum
FAQ DIRITTI – VADEMECUM
Il VADEMECUM AIEF è una breve, ma puntuale, guida informativa sui diritti e sui doveri dei genitori e dei figli minori.
Si può ritirare gratuitamente presso il centro AIEF di Via Farinelli 36/9 a Torino.
Innanzitutto AIEF può svolgere un ruolo di ascolto, primo aiuto e orientamento. Successivamente può agire con interventi mirati e concreti, anche grazie alla rete sviluppata sul territorio e ai protocolli d’intesa sottoscritti.
Se i Servizi sociali hanno ricevuto mandato dall’Autorità Giudiziaria, il genitore ha diritto di essere accompagnato dal proprio legale alla prima convocazione e ai colloqui di restituzione dell’indagine svolta.
Si, purchè vengano integrati i requisiti richiesti. Si è sempre ammessi a prescindere dal reddito, in caso di maltrattamenti perpetrati da familiari conviventi o violenza sessuale o stalking.
La Regione Piemonte ha, altresì, previsto il FONDO DI SOLIDARIETA’ PER LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA.
Si, tra i diritti fondamentali riconosciuti al minore, sia a livello nazionale sia sovranazionale, c’è l’importantissimo diritto di essere ascoltato in tutte le questioni e le procedure che lo riguardano.
Il nostro Codice Civile prevede l’obbligo generale per l’Autorità Giudiziaria di ascoltare il minore che abbia compiuto i dodici anni.
I nonni, così come gli altri familiari entro il IV grado, possono avanzare istanza di affidamento intra-familiare dei minori, nell’attesa che vengano superate le criticità dei genitori dello stesso.
Si, in ogni caso il Giudice deve primariamente valutare se vi siano parenti entro il IV grado che abbiano i presupposti per accogliere il minore.
Si, il minore ha il diritto di mantenere i rapporti con i propri nonni nonché con i fratelli/sorelle.
Tale diritto non può essere negato se non nel caso in cui venga recato un pregiudizio grave al minore.
Si, può essere nominato un CTP che presenzierà durante le operazioni peritali in caso di disposizione di CTU da parte dell’Autorità Giudiziaria, tutelando i tuoi diritti.
E’ un percorso indirizzato a persone coniugate o conviventi in via di separazione o divorzio, nonché a persone già separate o divorziate che intendano dirimere i conflitti sorti per la gestione, ad esempio, delle questioni economiche o della responsabilità sui figli.
Alcuni dei compiti principali del Garante sono: segnalare situazioni che richiedono interventi immediati in ordine assistenziale o giudiziario; concorrere alla vigilanza sull’assistenza prestata ai minori ricoverati in istituti educativi; accogliere le segnalazioni provenienti da minori, famiglie, scuole…